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November 18, 2019

La grafica accattivante del  nostro sito e le azioni SEO portano molto traffico, ma quante conversioni producono?
Scopriamo come l’usabilità di un sito, migliorabile attraverso lo studio dell’esperienza utente, può aumentare il tasso di conversione.

La paralisi da analisi

Può capitare di trovarci nella situazione in cui dovendo scegliere  tra tantissime opzioni dello stesso articolo, non siamo in grado di scegliere nulla o peggio ancora: ci sentiamo frustrati perché, nel nostro profondo, sentiamo di non avere fatto la scelta giusta tra tutte le alternative che avevamo.

Questa situazione viene definita paralisi da analisi.
Durante un intervento in ambito accademico lo psicologo Barry Schwartz ha delineato alcune conseguenze del disturbo:
• avere aspettative troppo alte e quindi nessuna opzione sembrerà mai quella giusta
• concentrarsi sui piccoli dettagli che sarebbero stati differenti con un altra scelta
• sentirsi infelici per la scelta fatta, anche se si è rivelata la migliore
• incolpare se stessi per avere perso troppo tempo a decidere e aver fatto comunque la scelta sbagliata.

Proviamo ad immaginare questa situazione durante la navigazione in un sito:
l’utente accede, la scelta è troppa o il percorso per raggiungere il proprio obbiettivo è poco chiaro, l’utente esce dal sito insoddisfatto e senza avere convertito il suo passaggio.

L’importanza dell’esperienza utente

Capire questo meccanismo ci porta a considerare in maniera più pressante l’esperienza utente o UX.

Il posizionamento elevato nella ricerca e l’attrazione di elevati volumi di traffico non significano necessariamente che stiamo fornendo un’esperienza che aumenta le conversioni e rende la navigazione piacevole e soddisfacente.

Infatti se il lavoro di web desing e costruzione del nostro sito, assieme alla SEO, portano traffico e visitatori  allo stesso modo possiamo considerare la UX un fattore che aiuta a convertirli in lead e / o clienti.
Prendiamo ad esempio i fattori che gli algoritmi di Google analizzano:
• la navigazione ( sitemap )
• metriche comportamentali: frequenza di rimbalzo, tempo medio sul sito, visualizzazioni della pagina
• se il sito è mobile-friendly
• la velocità del sito
• crittografia sicura
• presenza di popup e interstitial
• accessibilità al contenuto
• qualità dei contenuti
• formattazione del contenuto (titoli, paragrafi, lunghezza della frase ecc.)
• leggibilità dei contenuti.

Google esamina una serie di segnali forniti dall’utente che creano un quadro generale di quanto sia utilizzabile il nostro sito Web.
Quindi diventa importante creare un sito che oltre a velocità, qualità dei contenuti e aspetto gradevole fornisca agli utenti un esperienza di navigazione positiva e utile.

Se chi naviga il nostro sito trova facilmente tutte le informazioni che cerca e non fatica muoversi tra le pagine sarà sicuramente più disposto ad iscriversi alla nostra newsletter o a concludere l’acquisto nel carrello!

L’usabilità di un sito passa attraverso la progettazione grafica

Come possiamo evitare di progettare un sito che, nonostante tutti gli accorgimenti per portarlo ai primi posti nella SERP, non soddisfa gli utenti che lo navigano?

Proviamo a porci delle domande per capire se il sito funziona:

• Gli utenti potrebbero navigare il sito sul loro dispositivo mobile?
• Gli utenti sono in grado di capire cosa fare e dove andare sul sito, magari mentre hanno fretta?
• Possono vedere e comprendere tutti i contenuti?
• I visitatori sono in grado di utilizzare i moduli su qualsiasi dispositivo, con o senza puntatore del mouse?

Inoltre visitare altri siti, sopratutto della concorrenza, può sicuramente fornirci spunti ed idee su metodi virtuosi di esposizione dei contenuti.

Il design inclusivo apre un mondo di possibilità per raggiungere un target di mercato ancora maggiore. Va oltre l’usabilità di base e le tattiche persuasive di progettazione.

Alcuni validi consigli per aumentare l’usabilità del sito potrebbero essere:
• evitare di costringere i visitatori a chiamare il servizio clienti come unico metodo di contatto; fornire alternative, come un modulo compilabile o un contatto e-mail
• controlla i widget e i plugin per assicurarti che abbiano senso per gli utenti che usano lo screen reader
• suddividi grandi quantità di contenuti con sottotitoli, elenchi puntati, immagini illustrative (con attributi alt), frasi più brevi e paragrafi più piccoli; evita le distrazioni se desideri aiutare le persone a ricordare ciò che leggono
• per articoli di notizie o blog includere un riepilogo semplificato dei punti importanti all’inizio della storia.

Gestire bene la ricerca sul sito migliora l’esperienza utente

Proviamo ad analizzare la ricerca di un articolo su i siti di e-commerce più utilizzati: digitiamo la descrizione generica del prodotto che ci interessa sulla barra di ricerca e subito ci appaiono centinaia di articoli simili correlati.

Sono troppi, allora affiniamo la ricerca con una descrizione più particolareggiata dell’articolo che desideriamo: appariranno probabilmente una decina di articoli, ma la pagina sarà comunque riempita da banner con articoli sponsorizzati.

Non solo non siamo riusciti a trovare l’oggetto che desideravamo ma saremo in preda ad una paralisi da analisi!

Potrebbe sembrare un caso limite ma chi fa spesso acquisti online sa che non è così.
Un modo per evitare questa situazione, se il nostro è un sito e-commerce, potrebbe essere mostrare subito in alto sulla pagina il prodotto che riteniamo sia il più importante nel nostro sito, o perché è il più venduto o perché risponde ad un esigenza di acquisto stagionale.

Potremmo anche decidere di mettere in prima pagina il prodotto più recente che abbiamo lanciato: sicuramente ci sarà chi visita il nostro sito per prodotti già lanciati o magari meno costosi, ma in questa maniera indirizziamo gli utenti verso il nostro prodotto di punta, senza costringerli a navigare il sito alla ricerca di altro.

Restringiamo il campo di ricerca

È sicuramente importante far capire agli utenti che il nostro sito mette a disposizione molti prodotti o servizi, ma abbiamo anche capito che se non vogliamo “paralizzarli” non dobbiamo sicuramente mostrare subito tutto quello che c’è.

Un modo per restringere la ricerca potrebbe essere quello di inserire un modulo con dei campi compilabili: il nostro sito aziendale di vendita di scarpe online potrebbe chiedere subito il numero di piede e il tipo di calzatura desiderati in maniera da presentare una lista di scarpe che soddisfano già dei parametri precisi richiesti dal potenziale cliente.

Sicuramente trovarsi di fronte una barra di ricerca o un modulo di selezione sarà più piacevole che doversi districare tra centinaia di articoli!

Un’altra maniera intelligente per proporre più articoli contemporaneamente è quella del confronto diretto: la nostra azienda che vende servizi assicurativi online potrebbe mettere a confronto tre tipi diversi di copertura in maniera tale che il visitatore non si sentirà sopraffatto dalle informazioni, vedrà più offerte contemporaneamente e potrà confrontarle direttamente senza esplorare tutto il sito.

In conclusione

Sarà sempre di più una sfida seguire tutti i metodi di ricerca online per comprenderli e attuare delle strategie di web desing efficaci.

Sicuramente tenerci informati sulle novità e monitorare la concorrenza possono aiutarci molto, ma il nostro faro deve essere sempre la soddisfazione di chi visita il nostro sito.

Se i nostri visitatori o clienti se ne vanno sopraffatti dalla mole di pagine o delusi dall’ esperienza di navigazione, i nostri sforzi per essere presenti nel web saranno stati inutili.

E se pensiamo di avere bisogno di aiuto non esitiamo a contattare dei programmatori professionisti!


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